‘Tutto l’intorno del momento’ ha origine nel 2017 ed è una ricerca visiva che vuole riflettere sulla natura delle immagini e sul movimento. La rappresentazione bidimensionale per me non è altro che la trascrizione grafica di un momento, ma questo momento contiene in sé la traccia e il presupposto del momento precedente e di quello successivo. Da qui la necessità di rappresentare diversi soggetti in movimento. Così possiamo assistere alle varie fasi della corsa di una tigre o alle fronde di un albero mosse dal vento. Se dapprima ho focalizzato i miei studi solo su soggetti animati (animali, uomini, piante) in seguito il mio interesse si è concentrato sulla vibrazione di oggetti statici. Da qui nascono le serie di ‘bottiglie e scatole’ e ‘brocche e bicchieri’, dove la percezione di staticità dell’oggetto si annulla completamente per dare spazio ad un respiro infinito, una vibrazione perpetua ed imperturbabile. Per declinare quest’idea di temporalità delle immagini ho lavorato sul concetto di sequenza ciclica attraverso l’uso delle GIF. Mi piace definirle Gif analogiche per la loro natura ibrida, a cavallo di due mondi: quello analogico e quello digitale.
In questa serie, come nel progetto ‘Piccoli film perpetui’, si è immersi in un loop di immagini dove fluiscono solo fremiti e sussulti, quasi la rappresentazione visiva di un nevrotico tic motorio, simbolo, reiterato all’infinito, delle esperienze e gestualità umane.
Mutoscope II, legno, carta, acquerello, plastica, gomma, componenti elettroniche, 2017
Queste piccole ed eleganti scatole in legno, racchiudono serie di acquerelli disegnati su fogli di carta posti in un continuo fluire. Lo sguardo è ipnotizzato dalla ripetitività infinita di questo roteare, la cui successione, potenzialmente perenne, è enfatizzata dal rumore provocato dallo sfregamento della carta racchiusa al loro interno. Sembra di trovarsi dinnanzi ad oggetti magici, disarmanti per la semplicità del movimento che producono e affascinanti per lo stato di contemplazione in cui sanno trasportare l’osservatore. Nei Mutoscope II il tempo scorre secondo logiche a noi sconosciute producendo, contestualmente, immagini veloci e mutevoli proprie del nostro quotidiano. L’ambivalenza che caratterizza questi oggetti, tanto antichi quanto contemporanei, permette di inserirli nel dialogo aperto sulle modalità di fruizione delle immagini.
Estratto da un testo critico di Alessandra Paulitti
Design del legno a cura di Dama (Daniele Corsi, Daniele Vago, Andrea Bramati, Valentina Pognani, Brian Foot)